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Letture estive

L’estate è finita. È tempo di resoconti. Abbiamo letto poco, molto? E cosa abbiamo prediletto per le nostre letture: noir, giallo, saggistica, fiction…?

Per quanto mi riguarda mi ritengo soddisfatta. Ho chiuso il periodo estivo con un discreto bottino: 

  • Gli sdraiati di Michele Serra
  • Fedeltà di Marco Missiroli
  • Mia madre è un fiume di Donatella Di Pietrantonio
  • Lifefulness di Giuseppe Cloza
  • Conversazioni in Sicilia di Elio Vittorini

Li ho elencati secondo l’ordine di lettura e non di preferenza. Del resto si tratta di libri talmente diversi che non avrebbe alcun senso stabilire una graduatoria di gradimento. A eccezione di Lifefulness che è un piacevole testo sul Buddismo laico tanto in voga negli ultimi tempi, questi libri hanno in comune l’intensità delle storie raccontate e il modo di raccontarle.

Ho amato la tenerezza e al tempo stesso l’ironia de Gli sdraiati; il modo con cui il narratore-padre cerca di penetrare il mondo assurdo dei nuovi adolescenti. Chi ha figli non può che condividere quel senso di odio-amore che governa la relazione genitore-figlio. Ma del resto l’incomprensibilità, la distanza generazionale tra padri e figli è sempre esistita, non è cosa nuova. Forse oggi questa distanza è resa maggiore dal fatto che gli adulti procedono più lentamente dei giovani e faticano quindi a comprendere queste creature strane che si vestono in modo incomprensibile, che indossano scarpe inadeguate alle situazioni e che sembrano apatici e indifferenti.

Restando nell’ambito della relazione genitori-figli ho trovato molto intenso il racconto di Mia madre è un fiume che racconta la malattia dell’Alzheimer e i sensi di colpa di una figlia che lotta per ritrovare l’amore di una madre distante e assente. Un tuffo indietro in un passato duro e sofferto dell’Italia contadina dove non c’era posto per le smancerie, e dove l’amore verso i figli spesso si dimostrava con la fatica del lavoro che serviva a garantirgli un futuro diverso e magari migliore.

Marco Missiroli sceglie invece di raccontare i rapporti di coppia fatti di paure, incomprensioni, tradimenti. I protagonisti di Fedeltà ti conquistano per la sincerità dei loro sentimenti. Per la loro umanità potremmo dire. Avere dubbi, lasciarsi andare a fantasie sessuali o addirittura cedere alle passioni, è umano ma non è ciò che definisce le relazioni. Anzi alcune volte, come accade a uno dei due protagonisti, è necessario cadere per comprendere ciò che si vuole davvero e riprendere il cammino da dove si era smarrito il percorso.

E arriviamo a Conversazioni in Sicilia di  Vittorini, autore che non conoscevo affatto. Una scrittura quasi onirica, che immerge il lettore in un mondo lontano. Buona parte del romanzo si basa sulle conversazioni del protagonista con l’anziana madre. Egli rivede la sua terra attraverso gli occhi di questa donna fiera. Il racconto di Elio Vittorini pian piano, pagina dopo pagina, si trasforma e diventa una metafora del mondo intero e dell’esistenza umana. 

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