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Grazie, è vintage!

Dare una seconda chance alle cose e alle persone è un esercizio di libertà, oltre che una scelta di sostenibilità. (Editore Sonda Edizioni)

Serena Autorino firma questo utile e divertente volumetto sul vintage. Tra le righe del libro scorrono immagini, storie di famiglia e la storia del jet set. Chiaramente alla base di tutto c’è la moda, in particolare quella di epoche passate. Alcune più lontane, altre più recenti anche grazie alla complicità del cinema e della televisione.

Se avete deciso di iniziare a comprare qualche capo vintage, questo testo fa per voi. Vi guida allo shopping passo passo: dalla definizione di vintage alla storia di alcune marche e capi cult. Per chi come me, ha vissuto gli anni 70, 80 e 90 in particolare, molti nomi e accessori saranno facilmente riconoscibili. Per chi invece è decisamente più giovane, il libro della Autorino è un’ottima guida.

Ma attenzione perché come sottolinea la scrittrice

Comprare e vestire vintage è qualcosa di più di un semplice shopping. Significa creare, reinventare, uscire dalla comfort zone, esprimersi e dire chi siamo. Vuol dire individuare in un capo dei significati passati, presenti e futuri, per chi l’ha indossato e creato, per noi e per chi, magari lo farà in futuro. È una storia personale ma di tutti.

Il tono dell’autrice è serio e scanzonato allo stesso tempo; le informazioni precise ma senza scadere nella monotonia di dettagli di un testo didattico (non è infatti una storia della moda!); infine il testo è corredato di immagini e disegni. Troverete i nomi di alcuni brand e dei loro capi più iconici con la storia dei creatori o dei vip che hanno contribuito a renderli celebri; le città, i negozi/mercati e gli indirizzi dove tutto è iniziato e dove ancora oggi potete trovare delle vere e proprie occasioni.

Il libro è diviso in 12 capitoli di cui raccomando ai giovanissimi, ma non solo, gli ultimi due: Il Vintage va in onda su Netflix e Il vintage che fa bene al pianeta ma anche a tutti noi. Imperdibile la miniguida tutta dedicata ai jeans vintage.

Per concludere, oserei dire che Grazie, è vintage va letto prescindendo dall’essere un amante dello shopping d’epoca. Le pagine dell’Autorino contengono parti della nostra storia, più frivola certo, ma non solo. Si parla anche della condizione femminile, del gender; del fast-fashion e di rispetto dell’ambiente; di musica e di cinema. Insomma un tour completo attraverso il nostro armadio.